I mandala 3D sono realizzati con una variante della tecnica “quilling”: le strisce di carta appoggiate sulla costa contornano forme semplici che, accostate secondo una logica particolare, creano i disegni.
All’inizio, ho cercato a lungo quali fossero le strisce perfette per il quilling e per i mandala per arrivare alla conclusione che… ognuno ha le proprie preferenze in fatto di altezza e consistenza!
Qui ti spiego le scelte che ho fatto e rendono il mio stile unico, perché tu possa prendere spunto dai miei consigli, e sperimentare con ciò che più ti piace.
Una questione di millimetri
La prima cosa da scegliere è la larghezza delle strisce di carta, che può andare da 3 mm fino a 1 centimetro e oltre. Per alcuni tipi di lavori, soprattutto quelli da indossare (orecchini, ciondoli…), sono indispensabili le misure più basse, altrimenti gli oggetti che si creano sembreranno goffi e pesanti.
Allo stesso modo, quando le strisce vengono incollate sul foglio, la loro altezza definirà un’ombra, dividendo lo spazio in forma quasi architettonica.
Perciò, l’altezza delle strisce perfette per il quilling varia a seconda del lavoro che vuoi fare e di quale sarà l’effetto che vuoi ottenere.
Per i mandala 3D ho scelto la carta da un centimetro, proprio per questa sua capacità di offrire prospettive diverse a seconda dell’angolo da cui la si guarda. Quando ci si sposta appena su un lato del mandala si scoprono richiami nuovi e giochi di forme inaspettati.
Anche la luce si riflette sulle superfici colorate e sembra sfumarsi nel bianco della base.
Quale peso?
Le strisce perfette per il quilling sono quelle che resistono alle lavorazioni che vogliamo fare. Perciò, se abbiamo bisogno di arrotolare la carta tante volte come nelle forme tradizionali, bisogna usare strisce consistenti che non si sfibrano, come quelle da 200-220 g/mq. Per i bordi possiamo salire di grammatura, anche fino a 300 g/mq, mentre per le piegature frequenti è necessaria una carta più leggera ma solida, che può arrivare a 130-140 g/mq.
I fogli da cui taglio le mie strisce da quilling sono leggeri ma consistenti, del peso di 130-135 g/mq. Si incurvano con facilità e non si sfibrano, ma soprattutto si possono piegare con le mani, senza dover ricorrere a strumenti particolari.
Il verso della carta
La carta prodotta dalle macchine industriali si forma su rulli che scorrono in continuo, orientando le fibre tutte nella stessa direzione. Per questo motivo i fogli di carta hanno proprietà meccaniche diverse a seconda della direzione in cui le si usa.
In pratica questo significa che le strisce per il quilling devono essere tagliate parallelamente ai lati dei fogli, altrimenti tenderanno ad arrotolarsi in diagonale anziché dritte.
Ma non solo: le strisce migliori sono quelle tagliate perpendicolarmente al verso delle fibre, perché si incurvano più facilmente senza rovinarsi e tengono le pieghe in modo più netto.
Le carte marcate vanno usate facendo ancora più attenzione al loro verso, che viene influenzato dal rilievo impresso ancora di più che dalla direzione delle fibre.
Le strisce che uso per i mandala 3D sono ricavate da fogli lisci. Ogni volta che ne apro un nuovo pacco mi assicuro che sia nel verso giusto prima di metterla in macchina e tagliarla: faccio dei piccoli campioni, provando a piegarli e incurvarli per vedere il risultato e procedo solo quando sono sicura.
Fai da te? Sì, ma con precisione!
È possibile tagliare in casa le strisce per il quilling? Sì! Tanto più che quelle dei mandala 3D, per i motivi che ti ho detto sopra, sono tutte fatte da me. Però serve precisione, perché i bordi siano tagliati netti e l’altezza il più possibile uniforme.
Le strisce da 1 centimetro sono più facili da ottenere, con i metodi che ti spiego anche nel mio libro “Mandala 3D”. Per quelle più strette serve veramente tanta precisione, e la gamma di quelle in commercio è tale che forse non ne vale la pena!
Le strisce che uso per i kit mandala e per i laboratori sono tutte tagliate in casa usando un piccolo plotter da taglio: la Silhouette Cameo. Non è semplice produrne tante e tenere la qualità alta. Ho dovuto sperimentare a lungo, e ancora adesso ogni tanto qualcosa si inceppa.
Prima di inserire le strisce nei kit le controllo in modo da assicurarmi che abbiano i bordi netti e la loro altezza sia uniforme. Per questo i miei processi di lavorazione sono lunghi e artigianali!
Le strisce perfette per il quilling? Quelle che piacciono a te!
Come in ogni cosa, anche nel quilling è importante sperimentare: se sei all’inizio, o hai bisogno di cambiare marca, trova un produttore che ti assicuri continuità e fatti spedire dei campioni, oppure vai alle fiere e acquista confezioni piccole con pochi colori. In questo modo potrai trovare il tuo stile e le strisce giuste per assecondarlo.
Come abbiamo visto, le “strisce perfette” per il quilling non esistono, ma senz’altro ci sono le tue preferite, e quella è la cosa più importante!