Sarà l’età che avanza, o forse il periodo complicato, ma mi capita sempre più spesso di avere il groppo in gola e gli occhi umidi, anche per cose da poco. Ultimamente mi sono commossa vedendo uscire i bambini da scuola, sentendo le storie di chi scappa dalla guerra, ascoltando l’inno per le medaglie d’oro, guardando mio figlio grande che tiene in braccio il gattino… insomma, un po’ per tutto!
Questa commozione un po’ mi piace e un po’ mi imbarazza, ma so che è un tratto di me, e non voglio perderla.
Quando progetto un mandala parto da uno schizzo, o da un’idea che ho in testa, e provo a comporre gli elementi seguendola.
Inizio da un singolo settore, appoggiando i pezzi sulla base, poi rovescio tutto e mi dedico al mandala completo usando la lavagna luminosa. In questo modo la composizione risulta sul lato bianco della base e mi permette di vedere bene il bilanciamento dei pieni e vuoti.
Ripeto questo procedimento fino a quando sono convinta e contenta del risultato, poi appunto le misure di tutti i pezzetti e scrivo la “ricetta” del mandala.
Da qui mi trasformo in cliente: dimentico tutto quello che so, e ricomincio a comporre il mandala da zero, su una base con le linee molto scure, che poi fotograferò per le copertine dei kit.
Cerco di farlo in un momento tranquillo, in cui so che posso lavorare tutto di seguito. Voglio veramente ricreare la sensazione che avrai quando ti metterai all’opera e realizzerai il tuo mandala.
Anch’io mi lascio prendere dai movimenti, e dimentico il tempo che passa…
Ma poi succede una magia: quando poso l’ultimo pezzo, alzo la testa e guardo il risultato, ecco che mi risale il nodo in gola. È come se qualcosa si ricomponesse, e io stessa mi stupisco che il risultato sia così preciso e armonico.
Vedo lo stesso sguardo negli occhi di chi viene ai miei laboratori: gli occhi colmi di soddisfazione per aver creato con le proprie mani una cosa nuova e inaspettata, e al tempo stesso lo stupore per la semplicità e naturalezza del procedimento.
Cosa dici? Non l’hai mai provato? Allora ti aspetto la prossima volta, che sia in fiera o in qualche altro posto meraviglioso!
Il giardino in questi giorni è un tripudio di fiori! Sono sbocciati i narcisi e fioriti gli alberi. Quasi mi pento di essere stata così immersa nei preparativi per la fiera e non averti aggiornatə… ma recupererò!
Qui sopra c’è la magnolia in boccio, con il cielo tanto per cambiare azzurro. Speriamo che piova presto, perché gli iris e le persone aspettano!
Spesso nelle stories di Instagram ti parlo del mio giardino, perché mi riserva sorprese in ogni stagione, e prendermene cura (anche se troppo poco, e a fasi alterne) mi aiuta a rallentare e radicarmi alla terra. Seguimi per saperne di più, o leggi le mie storie passate!
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