Hai guardato, nelle scorse settimane, il campionato del mondo di tuffi? Io sì, con gusto e piacere. Mi sono goduta tutte le gare che il fuso orario e gli impegni mi concedevano.
Ad ogni rincorsa, o peggio ancora quando lз atletз si mettevano sospesз nel vuoto a testa in su o in giù, trattenevo il respiro e mi immaginavo là con loro, mentre all’entrata in acqua esplodeva tutta la mia ammirazione per le loro evoluzioni e il loro coraggio nel buttarsi.
Anch’io, una volta, mi sono tuffata. Dalla piattaforma dei tre metri.
Ero ancora al liceo, e ho voluto provare. Le mie compagne lo facevano con disinvoltura, anche di testa, ma non avevo certo la loro confidenza con l’acqua. In più, la mia sicurezza nel salire le scale se n’è andata del tutto nel momento in cui mi sono affacciata e ho visto la piscina così lontana.
Cosa ho fatto? Chiuso gli occhi, tappato il naso e fatto un passo avanti. Mi sono sentita volare.
È stato solo un secondo, ma è stato bellissimo. L’impatto con l’acqua, più morbido di quello che credevo, mi ha fatto riaprire gli occhi: ero sotto la superficie in un mare di bolle. Ho sciacquettato fino al bordo, felice e fiera.
Sono passati tanti anni (troppi, dovrei rifarlo!), ma la sensazione di paura quando arrivo sul bordo delle cose è identica. Non ho più la pressione delle mie compagne che mi guardano da sotto in su, e spesso penso di prendere le scale in discesa per tornarmene (metaforicamente) a zompettare nell’acqua bassa.
Poi mi ricordo di quel volo, di quel secondo di gloria, del mare di bolle. E in genere mi butto, senza pensare allo stile ma solo a non farmi troppo male.
Alla stessa maniera non riesco a resistere alle nuove avventure, anche se mi dico che sono troppo in là con gli anni, che non ho più il fisico né la disinvoltura. E vedo che man mano miglioro. I primi tentativi sono maldestri, ma poi trovo un mio modo di affrontare il salto ed atterrare, ogni tanto, con una certa eleganza.
Non so se è così anche per te: spesso ci frena la paura, preferiamo una situazione sicuramente scomoda a un tuffo incerto.
Visto che siamo all’inizio di una nuova stagione, questo è l’augurio che mi sento di farti: abbi il coraggio di buttarti, di provare cose nuove, di essere anche a tratti spericolatə. Perché nella maggior parte dei casi l’impatto è migliore di quel che pensavi, e potrai per sempre essere fierə di averlo fatto!
Notizie dal giardino
Al ritorno dalle vacanze abbiamo trovato una brutta sorpresa: metà del melograno più grande si sta seccando. È una cosa strana, sembra che sia stato tagliato lungo una linea, ci sono rami insieme floridi e spogli. Cosa sarà successo? Non lo sappiamo, tocca aspettare il mitico giardiniere Walter con la risposta e la cura.
In compenso i fichi si stanno preparando per darci il raccolto di agosto, e l’orto sul terrazzo dà i suoi frutti… per lo più peperoni e peperoncini, ma aspettiamo anche i pomodori di Piccolo Seeds.
Spesso nelle stories di Instagram ti parlo del mio giardino, perché mi riserva sorprese in ogni stagione, e prendermene cura (anche se troppo poco, e a fasi alterne) mi aiuta a rallentare e radicarmi alla terra. Seguimi per saperne di più, o leggi le mie storie passate!
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