Da un po’ ti parlo di lentezza, perché per me è una parte importante non solo di come sono, ma anche di chi sono. Qui ti racconto che cos’è la lentezza per me, e perché vorrei che la sperimentassi anche tu.
Che cos’è la lentezza secondo il dizionario?
Vediamo cosa c’è scritto riguardo alla lentezza nel dizionario dei sinonimi Treccani:
Insomma, “lentezza” è una parola negativa, ed è associata per lo più a pigrizia e svogliatezza. Lo ammetto, certi giorni può essere vero, ma non proprio sempre! 😉
Proviamo insieme a capire come si può cambiare questa definizione, partendo dalla mia esperienza.
Ricominciamo dall’inizio
Facciamo una prova. Mettiti in una posizione comoda, in cui puoi rilassare più muscoli possibile. Ora respira, a fondo ma senza sforzare, facendo caso a come entra ed esce l’aria dal tuo corpo.
Per me la lentezza è questa, il ritmo del respiro che rilassa i muscoli e distende i pensieri.
La lentezza è il tempo della cura, del pensare prima di agire, del fermarsi a guardare chi si ha di fronte prima di parlare.
È l’unico modo che abbiamo per notare le cose durante il viaggio, invece che puntare solo all’arrivo. È un gesto rivoluzionario, di camminare piano mentre intorno la gente corre.
Privilegio, o coccola quotidiana?
Spesso la lentezza sembra riservata agli anziani, o a chi non ha nulla di meglio da fare. Ma prima abbiamo visto che, per farne entrare un po’ nella tua vita, basta il tempo di un respiro.
È una questione di scelte: nella sala d’attesa del medico, in coda al supermercato, mentre guido o sul bus verso il lavoro possiamo decidere se premere per fare prima, oppure prenderci uno spiraglio di lentezza.
Introducendo piccoli gesti di calma nelle mie giornate, mi sono accorta che si chiariscono i pensieri, la mente si sgombra e diminuiscono gli acciacchi. È un ritmo più naturale, che asseconda i tempi del nostro corpo invece che quelli imposti dall’esterno.
I craft: lentezza pronta all’uso
Proprio come quando riordini un cassetto, anche quando cominci a fare spazio nella tua vita ti accorgi che c’entrano molte più cose, e puoi trovare i momenti giusti per attività rilassanti e piacevoli.
Ad esempio, dedicarsi a un’attività manuale (in inglese craft) aumenta l’autostima e la capacità di trovare soluzioni creative, oltre a diminuire i livelli di stress. Facendolo senza pressioni, si può sperimentare la lentezza in un modo pratico e alla portata di tutti.
A me piacciono (quasi) tutti i tipi di manualità, anche se la mia preferita restano i mandala 3D, perché comporli creando e assemblando i pezzettini di carta mi mette sempre in pace con me stessa.
Alla fine, che cos’è la lentezza?
Se potessi riscrivere i sinonimi di lentezza, userei quelli di cui ti ho parlato: dal dizionario terrei solo “calma”, aggiungendo “respiro”, “cura” e “ritmo naturale”.
Insomma, per me la lentezza è proprio il contrario della pigrizia e dell’indolenza. È piuttosto un esercizio quotidiano che può aiutare il benessere e la calma.
E per te, che cos’è la lentezza? Ogni mese faccio la stessa domanda ad un’amica artigiana: nell’archivio delle newsletter puoi trovare le loro risposte.
Hai voglia di raccontarmi il tuo punto di vista? Scrivimi un’email oppure commenta qui sotto: sarò felice di leggerti!